Sorellanza e cibo: la soluzione ai problemi intestinali in gravidanza (e non solo).
- giulialoporto
- 19 giu
- Tempo di lettura: 3 min

Il nostro rapporto con il cibo durante la gravidanza cambia da subito, da quando l'aumento delle beta e il nuovo assetto ormonale provocano nausea e trasformano la percezione degli odori e dei sapori. Non è detto che accada così a tutte, ma a molte sì. Ed è proprio in questo momento che i sentimenti diventano ambivalenti alternando la gioia della gravidanza, quando desiderata, e la fatica di gestire l'inizio di una serie di malesseri che vanno a interferire con l'azione più naturale del mondo: nutrirsi.
L'aumento di peso del bambino nel terzo trimestre e la necessità di occupare più spazio, creano una serie di difficoltà meccaniche all'apparato gastrointestinale.

Mangiare spesso può trasformarsi in azione difficile e in un pensiero angoscioso.
Ma andiamo per ordine.
Per prima cosa vorrei fare una riflessione sulle sensazioni ambivalenti che spesso la donna in gravidanza vive in solitudine. La narrazione che ruota attorno alla maternità solo recentemente sta cominciando ad arricchirsi del racconto e delle esperienze delle donne stesse. Per decenni e decenni in occidente, infatti, non sono state le donne a raccontarsi, e la maternità si è trasformata in una serie di stereotipi ed aspettative che hanno pesato enormemente sulle esperienze, sulla salute mentale e sulla fatica quotidiana di moltissime donne. Questa finta narrazione si è radicata profondamente nella società e solo adesso le madri cominciano a trovare lo spazio, la voglia e l'esigenza di condividere in libertà le innumerevoli sfaccettature di questa esperienza.
Il tempo della gravidanza non è solo gioia, neppure quando si porta in grembo il più desiderato dei figli. E' un tempo profondo e faticoso dove ogni sensazione è amplificata e dove spesso ci si ritrova ad affrontare le parti più buie di se stesse.
Affrontare ogni giorno nausea, bruciore di stomaco e variazioni dell'alvo può essere estenuante. Soprattutto quando sembra che tutto sia ineluttabile e senza via d'uscita come se la sofferenza fosse un passaggio obbligato di tutte le tappe che ci riguardano.
Esistono, invece, molti modi di trovare sollievo, proprio attraverso ciò che sembra essere la causa dei mali: il cibo.
Non ci sono pozioni magiche che risolvono ogni difficoltà, ma accortezze, combinazioni di alimenti, modalità di cucinare il cibo che sono in grado di dare sollievo in modo significativo.
La nausea, ad esempio, può essere ridimensionata con piccoli accorgimenti come bere liquidi a piccoli sorsi, prediligere cibi freddi, coprire gli odori portando un limone fresco al naso, consumare ghiaccioli aromatizzati fatti in casa per dissetarsi o aromatizzare l'acqua con zenzero e limone.
Allo stesso modo il bruciore di stomaco può essere contrastato evitando lunghi digiuni e facendo attenzione a non consumare esclusivamente cibi secchi ovvero carboidrati in forma di craekers, salatini, taralli, biscotti. Va bene prediligere piccoli pasti più frequenti durante la giornata ma non devono mancare giusta dose di fibre e proteine. Quindi? Quindi si possono preparare delle bruschette di pane integrale con avocado e uova o con ricotta e pomodori secchi. Oppure accompagnare i crakers preferibilmente integrali e non salati in superficie con rucola cotta e scaglie di parmigiano. E poi ricordarsi che sì anche l'acqua, come ogni altro liquido va masticata prima di essere ingerita. Sembra strano, ma questo aiuta tantissimo ad evitare il reflusso.
Nel terzo trimestre uno dei fastidi più comuni è la stipsi. Un flagello che non arriva quasi mai solo, ma spesso accompagnato dal comparire delle emorroidi.

Le cause fondamentali della stipsi sono due: Il cibo che non passa in maniera fluida attraverso l'intestino sempre più compresso e l'aumento del progesterone rodotto dalla placenta. Cosa fare? Mangiare cibi che aiutino il transito intestinale, bere, fare movimento fisico (va bene anche solo camminare, ma con costanza ogni giorno), cucinare al vapore, usare un olio d'oliva di qualità. Le bruschette di pane integrale utilizzate per il bruciore di stomaco possono essere condite con scalogno appassito in padella e pomodorini (cotti). Lo scalogno a differenza della cipolla bianca o rossa è molto più digeribile e mantiente lo stesso effetto emolliente.
Concludo anche questo articolo lasciando due ricette utili a contrastare i disagi dell'apparato gastrointestinale durante la gravidanza e invitando le donne che lo leggeranno a sentirsi legittimate nei loro sentimenti contrastanti. Sentire di non poterne più è normale e può essere detto. Ricordiamo che intestino e cervello sono strettamente correlati e che avere problemi intestinali influisce direttamente sul nostro umore e sulla nostra serenità. Cercare sostegno e ascolto è sempre una buona idea. Non solo facendosi accompagnare da una doula, ma anche cercando cerchi di mamme dove è possibile parlare e confrontarsi ed avere spazio per raccontare la propria esperienza. Sorellanza e cibo sono due alleati indispensabili per vivere al meglio la gravidanza.






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